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ven 15/03/13
Articolo del Corriere della Sera: Box interrati in via Aporti. I residenti: stop al cantiere
Il caso quartiere in rivolta per il parcheggio. "Ci hanno informati a variante già richiesta, pronti a incatenarci". Raccolte 2 mila firme, striscioni di protesta alle finestre.No ai box lo dicono con gli striscioni appesi ai balconi e alle finestre di casa, con le petizioni (2.000 firme raccolte in poche ore) nei bar e nei negozi del quartiere, presto con manifestazioni e una denuncia. In Ferrante Aporti si respira aria di trincea. «Ci incateneremo tutti qui davanti». Cioè nel minuscolo triangolo verde, dove la via Ferrante Aporti incrocia le vie Cavalcanti e Varanini. Sotto scorre la roggia degli Elemosinieri e ancora più sotto la falda. Il parcheggio multipiano, bocciato nel 2001 da Zona 2 e residenti, i quali s'erano opposti alla posa dei tiranti nelle fondamenta delle proprie abitazioni, pareva archiviato per sempre. E invece no. Fallisce una società, ne subentra un'altra, cambia progetto ed ecco il via libera - in settembre - dal Comune. Comunicarlo in Zona e ai residenti? «Siamo stati informati a fine gennaio - spiega Nino Strada -. A cose fatte e a variante richiesta». Variante che porta i giorni necessari per l'opera da 380 a 870. Cambia la tecnica degli scavi, a 25 metri di profondità. E tale è la dimensione del cantiere e tali i rischi, confinando con la massicciata della ferrovia, che «Grandi Stazioni ha chiesto una cauzione di 75 mila euro a titolo di risarcimento preventivo», precisa l'ingegnere Michele Bottanico. Anche i sassi sanno che quel pezzetto di città galleggia sull'acqua. «Qui spariranno 170 posti auto in superficie, vivremo sotto assedio per 3 anni ad essere ottimisti, è a rischio la stabilità delle nostre case», aggiungono Carla Oliva e Irma Surico. Intanto il prezzo dei box interrati è lievitato a 38 mila euro in media. Nei giorni scorsi il Consiglio di Zona 2 è stato presidiato dai cittadini tanto da modificare l'ordine dei lavori per mettere al primo posto la discussione sul parcheggio. I residenti hanno annunciato azioni «di disobbedienza civile qualora la Giunta Pisapia non ritorni sulla sua decisione». E la zona, all'unanimità, ha approvato una delibera con la quale chiede all'assessore De Cesaris lo stralcio del Parcheggio. Sul piede di guerra i commercianti: «Ci attendevamo opere di riqualificazione di questa area degradata dovuta allo stato di abbandono del rilevato ferroviario, invece veniamo a sapere che per almeno tre anni le nostre attività verrebbero pesantemente compromesse, ma osservando quanto successo nella realizzazioni di altri parcheggi interrati, non è difficile ipotizzare tempi ben più lunghi e che costringerebbero a far chiudere i pochi negozi che hanno sinora resistito. COMMENTI DEI LETTORI
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