Ad aprile sapremo chi investira' nella rigenerazione del Rilevato Ferroviario
Avanti insieme con determinazione: ce la faremo!
E’ in corso l’asta competitiva per l’acquisizione di Grandi Stazioni Retail tra cinque o sei raggruppamenti di investitori che hanno manifestato interesse nel 2015, ed ora si apprestano a chiudere le offerte vincolanti.
Questo è l’ultimo aggiornamento sul programma che prosegue deciso, anche se in leggero ritardo sulla tabella di marcia (la conclusione della trattativa è prevista ad aprile 2016). Sarà il piano industriale che questi soggetti porteranno nelle loro proposte a determinare l’esito dell’asta. Infatti, oltre al prezzo finale che verrà proposto, sarà certamente cruciale il contenuto del progetto di sviluppo per gli spazi commerciali e l’integrazione socio-economica con i quartieri circostanti.
Noi di 4Tunnel siamo molto interessati a quanto avverrà a seguito di questa iniziativa di privatizzazione, che riguarda le tredici grandi stazioni italiane, ma abbiamo ovviamente a cuore le sorti del “nostro” Rilevato Ferroviario e delle aree immediatamente vicine a questo immenso, straordinario manufatto. Parliamo dei nostri quartieri, delle nostre vie di comunicazione, dei servizi ai cittadini, e dell’impatto sul tessuto sociale e lavorativo in Zona 2.
Seguiremo, come già promesso in tutte le nostre comunicazioni, e come stiamo facendo da qualche tempo con successo, ogni singolo passo di questo processo di rinnovamento, insieme alla Pubblica Amministrazione milanese, che parteciperà attivamente, per le sue competenze.
Metteremo in campo, -e sono già mobilitati-, i nostri tecnici di “ProgettaMI”, i nostri urbanisti, i nostri esperti di mercato, tutti i cittadini che ci sono vicini e ci sostengono, tutte le nostre risorse per il progetto più importante di Zona 2 dei prossimi 3-4 anni.
Articolo de Il sole 24 ore nel link a fianco.
COMMENTI DEI LETTORI
Beneeeee!!! Dai che ci siamo!
da
Pablo
(IP 2.233.197.42), lun 14/03/16
...E FINALMENTE SI APRONO LE BUSTE PER L'ACQUISTO DI GRANDI STAZIONI !!! LA RISTRUTTURAZIONE DEL RILEVATO FERROVIARIO E' SEMPRE PIU' VICINA !!
"Per GS Retail offerte tra 600 e 805 milioni.
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La più alta da cordata tedesco-danese-italianaL’apertura delle buste delle nove offerte di Grandi Stazioni Retail, avvenuta lunedì 7 marzo, in ritardo di una settimana rispetto al previsto, ha evidenziato un range di valutazioni piuttosto ampio, tra i 600 e gli 805 milioni di euro, per la società di gestione degli spazi commerciali delle principali stazioni ferroviarie italiane (si veda altro articolo di BeBeez). Lo ha scritto Il Sole 24 Ore, aggiungendo i dettagli del prezzo ai nomi delle cordate e dei rispetti sdvisor rivelati dal Messaggero nei giorni scorsi.
L’offerta più alta arrivata sul tavolo degli advisor Rothschild e Gianni Origoni Grippo Capelli pare essere arrivata dalla cordata composta dal fondo pensione danese Arbejdsmarkedets Tillægspension in cordata con il fondo infrastrutture di Deutsche Bank e Poste Vita (con JPMorgan come advisor), che valutano GS Retail 805 milioni, di cui 629 milioni di equity e 176 milioni di debito finanziario netto. Al secondo posto il fondo di private equity Lone Star (con advisor Mediobanca e Cleary Gottlieb) con un’offerta da 750 milioni, seguito con un’offerta da 720 milioni dallo sviluppatore immobiliare francese Altarea in cordata con il fondo sovrano di Singapore Gic (con Unicredit come advisor e finanziatore),
Per GS Retail offerte tra 600 e 805 milioni.
La più alta da cordata tedesco-danese-italiana
Le altre offerte sono arrivare dal gruppo Borletti (ex Rinascente) in cordata con il fondo infrastrutturale francese Antin e dal fondo francese di real estate Icamp (con advisor Leonardo&Co); dal fondo Clessidra in consorzio con il fondo sovrano cinese Cic e Pamplona Capital Management (advisor Banca Imi); dal fondo immobiliare tedesco Ece di Amburgo alleato con Allianz (assistiti da Lazard); e da tre fondi di private equity paneuropei, ciascuno in corsa da solo e cioé Terra Firma (advisor Barclays), BC Partners (con SocGen) e Carlyle (con BnpParibas)"
DA "mar 9 2016 in Private Equity, Real Estate, Società daBeBeez"
da
eleven
(IP 93.34.58.159), dom 13/03/16
Grandi Stazioni Retail in corso di privatizzazione e' concessionaria dell'uso degli spazi commerciali di 13 grandi stazioni, Milano compresa, in ambito nazionale ed alcune estere. In totale 170000 mq, di cui parla l'A.D. Gallo.
da
Nino
(IP 93.34.59.12), dom 06/03/16
ULTIME SUL RILEVATO FERROVIARIO
ARTICOLO SU "LA REPUBBLICA"
Nove in gara per aggiudicarsi il 100% di Grandi stazioni
La privatizzazione della concessione per gestire le aree commerciali delle maggiori stazioni italiane verrà aggiudicata al miglior offerente entro fine aprile: in corsa colossi esteri come Bc Partners, Carlyle, Gic, Pamplona e Vard. L'unica italiana è la cordata della famiglia Borletti (ex Rinascente) con Poste Vita
di SARA BENNEWITZ
MILANO - Sono nove le offerte non vincolanti per la vendita di Grandi Stazioni Retail (55% Fs e 45% Eurostazioni, consorzio formato da Pirelli, Caltagirone, Benetton, Sncf). Di queste, due verranno scartate e i restanti 7 pretendenti si contenderanno a colpi di rilancio la concessione per gestire le maggiori stazioni italiane, e le due stazioni in Repubblica Ceca. Tra i nomi spiccano fondi Sovrani come quello del governo di Singapore (Gic) o gruppi di private equity internazionali come Carlyle (che in Italia è diventato famoso grazie al rilancio di Moncler) o Bc Partners (Coin-Ovs), o ancora il fondo di turnaround americano Varde o quello anglo-russo Pamplona (che tempo fa aveva rilevato il 5% di Unciredit). L’unica offerta tricolore è invece quella della cordata capitanata dalla famiglia Borletti (ex proprietari della Rinascente) con Poste Vita.
Per la terza settimana di aprile sono attese le offerte vincolanti e l'ultima di aprile verrà scelto il vincitore. Dalla cessione della società guidata da Paolo Gallo, data anche la rosa degli interessati, gli esperti si aspettano un incasso di oltre un miliardo di euro. Secondo il piano industriale elaborato da McKinsey per il 2015-2020 la società riuscirà in cinque anni a raddoppiare il fatturato, grazie a 150-160 milioni di investimenti, di cui la maggior parte è già stata effettuata. Con l’aumento dei ricavi, anche la redditività dovrebbe salire più che in proporzione, perché i costi fissi tra cui quello del personale (circa 90 dipendenti) non dovrebbero aumentare di troppo nonostante lo sviluppo, e perché le aree dove i ricavi crescono di più, come la pubblicità, sono anche tra quelle più redditizie (inteso come margine lordo sui ricavi). “Ci sono ancora 130mila metri quadri di spazi commerciali da sviluppare – aveva spiegato Paolo Gallo, ad di Grandi Stazioni all’atto della privatizzazione - tra questi 40mila sono rappresentanti dai Magazzini Raccordati per cui, insieme al comune di Milano, abbiamo un grande progetto di riqualificazione urbana».
L’altro pilastro della crescita futura è la pubblicità: oggi il gruppo ha una quota del 5,5% nel mercato “out of home”, e entro il 2020 conta di intercettare il 10% di questo segmento grazie all’advertising digitale che permette anche una profilazione del destinatario finale. «La scommessa futura è quella di trasformare le stazioni in luoghi dove la gente andrà anche quando non deve prendere il treno - aggiunge Gallo - e per fare questo bisognerà proseguire il percorso già avviato nel 2015 con nuovi investimenti in manutenzione, pulizia e sicurezza». E in questo gli effetti dei controlli più stringenti legati al terrorismo, si sarebbe già visto sui risultati dei primi mesi del 2016. Infine, la crescita dei passeggeri dell’alta velocità, sarà un ulteriore volano futuro per il gruppo. Detto questo, stando alle stesse assunzioni di Mc-Kinsey, i magazzini che potranno essere trasformati in aree commerciali hanno comunque una redditività attesa per metro quadro inferiore rispetto alle aree già a reddito.
da
Nino
(IP 93.34.37.214), sab 05/03/16
TENETECI SEMPRE AGGIORNATI !!! E GRAZIE PER IL VOSTRO IMPEGNO :)
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