Milano Centrale, arrivi record: occupato piazzale, da oggi anche l'ambulatorio per i migranti
Le Ferrovie dello Stato concedono i locali vuoti per accogliere i profughi
Da un articolo del Corriere della Sera del 12 giugno 2015 di Alessandra Coppola.
Ogni notte un record. Nell’ultima, quattrocento persone hanno dormito accampate nell’ingresso, sulle scale, nell’atrio, nel mezzanino della stazione Centrale. Quasi tutti giovani uomini, per la gran parte eritrei. Ma anche alcune famiglie siriane dal campo profughi palestinese di Yarmuk, a Damasco, approdate a Milano alle prime ore di ieri. Una cifra che cresce, costantemente, perché gli ottocento posti letto delle strutture allestite dal Comune sono colmi, gli arrivi non si arrestano e le partenze sono bloccate. Il G7 tedesco ha provocato una sospensione di Schengen e la chiusura (prolungata oltre il vertice) della frontiera con l’Austria. Dal Brennero indicano che il confine potrebbe riaprire tra domenica e martedì, probabilmente lunedì e infatti molti profughi, che a Milano sono solo di passaggio, hanno i biglietti per il 15-16 giugno, per raggiungere altri Paesi europei. Una famiglia siriana - padre, madre e due bambini; il più grande, cinque anni, portiere di calcio cresciuto col mito di Walter Zenga - è partita ieri sera per Ventimiglia. Per arrivare in Germania, ha tentato la via della Francia. «Andiamo ad Amburgo dove c’è mio fratello - ha raccontato prima di salire sul treno il giovane capofamiglia, che a Damasco faceva l’assicuratore - poi ci dirigiamo in Svezia. Inshallah».
Se Dio vuole, s’è mosso qualcosa anche in stazione. Da stamattina alle 9 sarà pienamente operativo il presidio sanitario dell’Asl. Un container, per ora, piazzato ieri mattina sotto il sole, poi autorizzato a collocarsi sotto la volta della Galleria delle Carrozze, in ombra. Fa strada il direttore Igiene e Sanità pubblica, Giorgio Ciconali: mostra un lettino e molti contenitori che ieri pomeriggio erano ancora da riempire. «Ma ci sarà presto il necessario per cominciare lo screening». Gli operatori dell’Areu (l’Azienda regionale dell’emergenza), con un’ambulanza parcheggiata in piazza Duca d’Aosta, affronteranno i malati più gravi. «Ho chiesto la presenza anche di un pediatra», fa sapere l’assessore regionale alla Sanità, Mario Mantovani.
Da una visita sommaria sono stati individuati già 25 casi di scabbia tra i profughi seduti sulle panchine della Centrale, alcuni appena adolescenti. Non è grave, non minaccia i passeggeri, ma va curata. Con un po’ di pomata e di igiene.
«Siamo riusciti a far fare la doccia a cento persone grazie alla Caritas», dice Alberto Sinigallia, presidente della Fondazione Progetto Arca che gestisce l’«hub» del mezzanino.
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Il nostro commento
Ecco uno dei tanti articoli su un fenomeno che ci addolora per la sorte di esseri umani (profughi, rifugiati e migranti) costretti a scappare da guerre, violenze e povertà, ma che, nello stesso tempo, ci preoccupa perché temiamo che i recenti provvedimenti possano mettere a rischio la tanto attesa riqualificazione del Rilevato Ferroviario con i suoi Magazzini Raccordati.
Noi di 4TUNNEL aspettiamo e speriamo che gli Amministratori e gli Enti preposti sappiano trovare al più presto una soluzione a un problema sicuramente difficile, ma purtroppo non transitorio, con un progetto organico di accoglienza e di gestione degli immigrati, nel rispetto della dignità di tutti ma senza compromettere il decoro del nostro quartiere, già lungamente provato da anni di incuria e abbandono.
Seguiremo con attenzione lo sviluppo degli eventi, pronti a intervenire se dovessimo vedere leso il nostro legittimo diritto a vivere in una città accogliente ma civile.
I cittadini milanesi stanno dimostrando ancora una volta sentimenti di generosità e altruismo, ma i nostri amministratori non devono dimenticare che la tutela del decoro e della sicurezza è, citando il giornalista Beppe Severgnini, la ricompensa degli onesti, e noi la rivendichiamo!
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